Nel 2016, il Segretariato continentale della missione nella regione APDESAM si è riunito a Pretoria per elaborare una visione della pastorale urbana secondo il carisma comboniano.
Seguendo le linee guida del XIX Capitolo Generale, che chiede una riqualificazione del nostro servizio missionario sulla base di specifici impegni pastorali in relazione alle priorità continentali, il Segretariato Generale della Missione è lieto di richiamare questo importante manifesto.

OBIETTIVI:

1. Evangelizzare le culture urbane

2. Trasformazione umana e sociale olistica, che richiede:

– accompagnare le persone all’incontro con Cristo

– spazi di guarigione e rigenerazione

– una società più giusta, basata sulla fraternità e sulla comunione

STILE DI MINISTERO

1) Essere presenti nel tempo e nel luogo

– Scegliamo di vivere fisicamente all’interno della realtà urbana di esclusione ed emarginazione delle persone, per conoscere e interagire con il quartiere, coinvolgendoci e partecipando alla vita della gente.

– Ci sforziamo di ascoltare e comprendere la gente; coltiviamo la consapevolezza degli eventi, delle tendenze e delle dinamiche del nostro tempo e rispondiamo ad essi alla luce della nostra fede.

– Siamo presenti alle persone e all’ambiente che ci circonda. Ci prendiamo cura della creazione come custodi corresponsabili su mandato di Dio (Genesi 2).

2) Promuovere partnership inclusive e solidarietà

– I sistemi socio-economici odierni escludono e uccidono nell’indifferenza, e ogni tipo di divisione urbana (culturale, etnica, economica, politica, religiosa, ecc.) porta violenza, oppressione e frammentazione.

– Ci sforziamo di promuovere, al di là di tutte le divisioni, partenariati, collaborazioni e reti di solidarietà con chi soffre ed è escluso.

Facciamo causa comune con le persone svantaggiate, attraverso la pratica di:

> accompagnamento;

> impegno e fedeltà verso i poveri;

> compassione;

> uguaglianza nelle relazioni; e

> facilitando la partecipazione inclusiva.

3) Empowerment

– Ci impegniamo a costruire le capacità dei poveri urbani, soprattutto dei giovani e delle donne, affinché possano esercitare il loro ruolo centrale nella trasformazione evangelica delle realtà urbane.

– Tali capacità comprendono competenza e abilità, convinzione e autostima, coscienza critica della realtà e creatività, lavoro di gruppo, costruzione di movimenti, ricerca e documentazione.

4) Proclamazione del Vangelo nelle periferie esistenziali

– Tutto ciò che facciamo ha lo scopo di proclamare la Buona Novella nelle periferie urbane esistenziali, intrise di spiritualità, preghiera e celebrazione.

– Crediamo nel potere curativo della Parola, che tocca il cuore umano, rigenera le relazioni sociali, le apre al perdono e alla riconciliazione.

– La Parola di Dio dà speranza a tutti i popoli e ci incoraggia ad andare avanti: “Non temete, io sono con voi”.

5) Inculturazione del Vangelo

– Consapevoli della natura dinamica delle culture urbane, ci impegniamo a promuovere l’inculturazione del Vangelo, delle celebrazioni e della liturgia, in comunione con la Chiesa locale.

– Ci sforziamo di dialogare con la visione del mondo dell’Africa urbana e di facilitare i processi di discernimento comunitario e lo sviluppo di una spiritualità autentica e incarnata.

– Promuoviamo la preghiera, la liturgia e la catechesi che affrontano concretamente le sfide sociali, politiche, culturali e religiose della gente.

– Consapevoli della natura dinamica delle culture urbane, ci impegniamo a promuovere l’inculturazione del Vangelo, delle celebrazioni e della liturgia, in comunione con la Chiesa locale.

Che cosa significano in pratica i principi della pastorale urbana nel nostro contesto?

Inculturazione

= Apprendimento delle lingue, delle culture e delle tradizioni locali.

= Necessità di stabilità per imparare la lingua, la cultura, ecc. Ha bisogno di tempo. Quanto più a lungo si rimane in un luogo, tanto più si riesce ad approfondire questo aspetto.

= Dovrebbe andare oltre le semplici celebrazioni liturgiche.

= Inculturazione che può toccare lo stile di vita, i modi di affrontare le situazioni/problemi e adattare la visione del mondo dell’Africa urbana.

Inserzione

= Essere con la gente nei vari eventi della vita

= Comprendere la gente e la cultura vivendo con loro

= Essere presenti nel tempo e nel luogo

– Ascoltare le persone, chiedere loro i loro bisogni (contro il paternalismo)

– Coinvolgere le persone/dialogare

– Uscire dalla “zona di comfort”

– Partecipare a forme sociali/politiche/culturali.

= Dialogare con la gente. Vedere e conoscere i bisogni della gente

Collaborazione

= Partenariato e collaborazione con religiosi e ONG

= Promuovere partenariati inclusivi e solidali

– Conoscere i potenziali partner

– Superare i pregiudizi di razza, tribù e genere dei potenziali partner

– Essere veramente convinti che gli altri partner possano fare meglio di noi

– Identificare quali partner possono essere più deboli/meno attrezzati e “promuoverli”.

= Collaborazione tra le parrocchie nell’attività di sensibilizzazione

Empowerment

= I laici diventano consapevoli e si formano sulle loro responsabilità

= Fiducia, accettazione e concessione di spazio e condizioni ai laici per adempiere alle loro responsabilità

= Il clero deve promuovere l’empowerment

= Responsabilizzazione delle donne e dei giovani per l’evangelizzazione dei loro gruppi

= Responsabilizzare i giovani del centro e delle città affinché diventino animatori della Parola di Dio

= Permettere loro di usare la loro musica, la loro celebrazione, la loro lingua nella liturgia… per farli sentire parte di essa

Proclamazione del Vangelo nelle periferie esistenziali

= Valori evangelici che affrontano le realtà di estremo bisogno delle periferie esistenziali

= Ministeri di guarigione. Consulenza ai malati, all’HIV, ai giovani…

= Nuove vie per la condivisione della Parola di Dio (stazioni degli autobus, strada, ecc.)

Stile di vita

= Sobrietà. Vita semplice con la gente

= Cambiare il ritmo o l’orario di vita per essere presenti; adattarsi.

Comunicazione e formazione

= Essere presenti nei centri pastorali e nei seminari.

= Organizzare il Congresso Missionario

= Social media per il ministero (ad esempio, le omelie possono essere condivise)

Rinnovamento delle nostre strutture nella Pastorale urbana

Strutture fisiche

= Prestare attenzione ai luoghi in cui siamo presenti per affrontare nuove sfide e portare nuovi ministeri (ad esempio, le stazioni degli autobus, dove la gente si muove e passa, ecc.)

= Stile abitativo e stile di vita sostenibile

Confini nuovi o estesi

= Oltrepassare i confini della parrocchia in collaborazione con altre entità

= Strutture di ministero al di fuori dei confini parrocchiali (ad esempio, il Bienvenu Shelter e il Yithuba Lami Project in RSA).

= Movimenti missionari. Essere orientati verso l’esterno e preoccuparsi dell’ambiente sociale

= Uso creativo delle strutture esistenti (ad es. Via Crucis contestualizzata nella situazione sociale attuale, animata da gruppi sociali/professionali)

Rinnovamento della mentalità

= Cambiamento della mentalità clericale dei sacerdoti per essere pronti al dialogo con altri gruppi… non cattolici

= Relazioni di uguaglianza/fraternità in alternativa alla pratica comune basata sullo status

= Responsabilizzazione dei laici nella pastorale urbana

= Le strutture provinciali dovrebbero dare priorità alle attività con i laici

Collaborazione

= Collaborazione con gli istituti religiosi che vivono nella stessa zona/area per avere apostolati comuni

= Presenza nei movimenti sociali

= L’APDESAM dovrebbe aiutare a contestualizzare il ministero. Le iniziative dell’APDESAM dovrebbero aiutare le Province ad attuarle

Responsabilizzazione

= I CPP e i CFP (Consigli Pastorali Parrocchiali e Consigli Finanziari Parrocchiali) dovrebbero essere maggiormente responsabilizzati.

= Mettere i giovani al centro

> Integrare i giovani nei ministeri e nella leadership

> Movimento giovanile e Whatsapp / FB ed eventi

= Ministeri: affrontare le sfide sociali, culturali, politiche ed ecclesiali delle periferie

Catechesi e celebrazioni

= Catechesi: allontanarsi dal tradizionale approccio insegnante-studente per essere più partecipativa e coinvolgere le domande di vita delle persone e dei giovani

= Celebrazione (liturgia e altro): essere più inclusiva delle realtà circostanti

Metodi per il ministero urbano

= Metodo del ciclo pastorale

= Metodo dell’inculturazione

= Metodo del discernimento (Ratio Missionis)

= Metodo Lumko (ad es. condivisione della Bibbia, sensibilizzazione sociale, leadership, ecc.)

= Metodo del dialogo

= Metodo dell’inserzione

= Evangelizzare come squadra/comunità

= Trasformare i versetti della Bibbia in canzoni

= Camminare con la gente, visitare le comunità nelle loro situazioni di vita concrete

= Coinvolgere le persone interessate nel processo decisionale e nella pianificazione

NB. Un buon follow-up è sempre una grande sfida per il successo dell’iniziativa.

Previous articleANDIAMO OLTRE! La prospettiva comboniana nel cammino con i migranti in Europa
Next articlePerseverare nella fede