La commissione “Giustizia e pace” della parrochia d’Abeche è costituita di un gruppo di laici aventi differenti profili professionali; un comboniano è il referente e assicura sia la formazione continua che la condivisione con le altre commissioni, comboniane e diocesane. Purtroppo nel vicariato apostolico di Mongo non c’è una realtà del genere e questa mancanza impedisce un’azione sociale coordinata. Accennavo ai differenti profili professionali dei membri della commissione. Ciò ci è di grande aiuto allorquando si ritiene necessario intervenire in risposta a situazioni concrete. Inoltre, a livello di parrochia si sta strutturando la Caritas secondo le indicazioni dei vescovi. Questo significa che la commissione GPIC ha un’ulteriore responsabilità verso chi si trova in una situazione d’ingiustizia, cioè collaborando con la Caritas parrocchiale abbiamo la possibilità d’intervenire e trovare soluzioni per il bene delle persone. La parrocchia d’Abeche sin da quando noi Comboniani l’abbiamo assunta, grazie alla sensibilità dell’ex parroco ha potuto svolgere attività concrete per la salvaguardia della dignità della persona, vittime di violenze di vario tipo. Per esempio, qui nel nord-est del Ciad vi è il triste fenomeno dei minori provenienti molto spesso dal sud pagando ai genitori cifre irrisorie e letteralmente gettati nelle grandi tenute agricole per sorvegliare il bestiame dei grandi proprietari, spesso alti funzionari statali e/o generali, e vivere in condizioni subumane. In una località della parrocchia un signore ciadiano da anni si prende cura dei ragazze/ragazze che riescono a fuggire da questa trappola.
Un piccolo segno che non ha la pretesa di risolvere il problema che tocca interessi economici enormi e cosa volete che sia un ragazzo/ragazza buttato nella savana dietro le bestie?! E pensare che il Ciad ha sottoscritto la legislazione internazionale contro la schiavitù e la difesa dei minori!!! Solo timidissime voci ed azioni come quella della GPIC d’Abeche si levano per contrastare tale triste fenomeno.
Oltre a ciò, la GPIC locale si impegna nella sensibilizzazione e messa in pratica del Forum Sociale, svolgendo opera di sensibillazione e formazione in sinergia sia con i Comboniani che con realtà della società civile. Il Forum, giunto alla sua terza edizione, si terrà proprio da noi, al Foyer d’Abeche: fervono i preparativi per accogliere le delegazioni provenienti dai quattro angoli del Ciad.
“Last but not least” , quando ci sono state le recenti elezioni vinte dall’attuale presidente, alcuni amici della GPIC si sono coinvolti come osservatori, cosa non gradita ai “grandi” (leggi la polizia) che hanno molto spesso maltrattato e arrestato alcuni di questi osservatori.
Infine, la GPIC locale partecipando alla vita parrocchiale si impegna a elaborare un piano d’azione per interventi in sinergia con la Caritas in vista di apportare il suo specifico contributo e alleviare (nei limiti del possible) le sofferenze e le ingiustizie dei nostri fratelli e sorelle al di là dell’appartenenza religiosa.
Fratel Enrico Gonzales mccj
Coordinatore GPIC – Parrochia d’Abeche