Come la Chiesa si prepara a completare la transizione all’ecologia integrale

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IL CAMMINO DELLA CHIESA NEI PROSSIMI 10 ANNI

Su richiesta di papa Francesco, il Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale ha ideato un piano di realizzazione della Laudato si’ che ha l’obiettivo di rendere tutte le comunità cattoliche del mondo sostenibili nello spirito dell’ecologia integrale entro il 2030. Come spiega lo stesso Dicastero[1]:

L’anno 2020 segna il quinto anniversario della Laudato Si’, la lettera enciclica di Papa Francesco sulla cura della casa comune, così come il cinquantenario della Giornata della Terra. Lo stato di sempre maggior degradazione in cui versa la nostra casa comune è fonte di seria preoccupazione, in quanto rappresenta una notevole minaccia, unica nel suo genere, per il futuro della civiltà umana e la vita sulla Terra. Il rapporto del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (8 ottobre 2018) afferma chiaramente che all’umanità restano solo poco meno di 12 anni per evitare che la temperatura media globale oltrepassi la soglia critica degli 1.5°C, il che potrebbe portare a conseguenze catastrofiche. In questo contesto, le parole profetiche racchiuse nell’enciclica di Papa Francesco continuano a risuonare nelle nostre orecchie: “che tipo di mondo desideriamo trasmettere a coloro che verranno dopo di noi, ai bambini che stanno crescendo?” (LS, 160) Come il Papa ci ricorda, “il tempo stringe” e noi dobbiamo fare il possibile per evitare “un’emergenza climatica” che rischia di “commettere una grave ingiustizia nei confronti dei poveri e delle future generazioni” (Città del Vaticano, 14 giugno 2019).

I prossimi anni saranno infatti cruciali. Siamo l’ultima generazione che può e deve intervenire per evitare che vengano oltrepassati i punti critici decisivi, e impedire che vengano causati danni irreversibili alla nostra casa comune, dimora dell’umanità e di tutte le altre creature di Dio. L’urgenza della situazione è tale da richiedere risposte immediate, olistiche e unificate, a tutti i livelli: locale, regionale, nazionale e internazionale. Soprattutto, è necessario un “movimento popolare”, un’alleanza di tutti gli uomini di buona volontà, volta alla cura della casa comune; un’aggregazione di persone appartenenti alla Chiesa, a comunità di  fede, a ONG, a governi impegnati in questioni ecologiche, economiche, educative e politiche, e alla società civile in generale. Giovani e comunità indigene di tutto il mondo si stanno già adoperando per intraprendere questo cammino di trasformazione, e noi tutti dobbiamo unire le forze e contribuire. La Laudato Si’ ci offre, infatti, una bussola morale e religiosa, per guidarci in questo viaggio comune. Come Papa Francesco ci ricorda, “tutti possiamo collaborare come strumenti di Dio per la cura della creazione, ognuno con la propria cultura ed esperienza, le proprie iniziative e capacità.” (LS, 14)

Noi crediamo che il 2020 e gli anni a venire saranno realmente un tempo di grazia, un vero kairos e punto di svolta decisivo per l’umanità, che potrà finalmente riunirsi e agire con fermezza per salvare la nostra casa comune. L’anno 2020 e il decennio a seguire potrebbero così rivelarsi un tempo “giubilare” per la Terra, un periodo “sabatico” prolungato e benedetto, in cui Madre Terra potrà guarire e riprendersi dopo secoli di sfruttamento e abuso da parte dell’umanità. È con quest’intenzione che proponiamo una serie di progetti pluriennali, volti a trasformare le comunità cattoliche sparse in tutto il mondo, rendendole totalmente sostenibili, nello spirito dell’ecologia integrale della Laudato Si’.

Il Piano che sta nascendo è molto ambizioso. Definisce 7 obiettivi Laudato si’ (OLS)[2], orizzonte comune di tutte le comunità cattoliche e predispone, grazie alla collaborazione con GCCM (movimento cattolico globale per il clima) una piattaforma informatica che mette a disposizione risorse formative, condivide iniziative ed azioni, promuove meccanismi di verifica del cammino verso l’ecologia integrale.

L’idea di fondo è che ogni anno il numero di comunità cattoliche che intraprendono questo cammino venga raddoppiato, per una crescita esponenziale dell’impegno. Il percorso di ciascuna comunità partecipante sarà pluriennale[3] e si ambisce a coinvolgere entro alcuni anni il 25% delle comunità cattoliche nel mondo. Questa soglia statisticamente rappresenta un “punto di non ritorno”, cioè a quel punto il Piano Laudato si’ diventerebbe “virale” comportando un coinvolgimento a larga scala.

Per facilitare ed accompagnare il coinvolgimento di tutte le comunità cattoliche, il Piano propone dei percorsi specifici per diverse categorie di comunità (come diocesi/parrocchie, scuole cattoliche, ospedali cattolici e così via) tra le quali figurano anche gli Istituti religiosi. Vari dicasteri e istituzioni ecclesiali sono incaricate di coinvolgersi in tali percorsi. Nel caso dei religiosi, ad esempio, USG e UISG sono partners strategici del Dicastero.

Per questo USG e UISG stanno sviluppando una proposta concreta per le comunità religiose in tutto il mondo. I criteri guida sono:

=   Valorizzare e integrare quello che le comunità religiose stanno già facendo

=   Semplicità e gradualità affinché le comunità possano essere in grado di gestire il proprio coinvolgimento

=   Profeticità, per ispirare e motivare il coinvolgimento comunitario

=   Flessibilità per poter adattare il percorso ai diversi contesti e situazioni nel mondo.

Siamo consapevoli del fatto che spesso le comunità religiose sono sovraccariche di impegni e non riescono ad aggiungerne di nuovi ad un’agenda già piena. Un approccio amichevole sarebbe quello di offrire loro l’opportunità di riqualificare il loro stile di vita / testimonianza e ministero, basandosi su ciò che stanno già facendo e vivendo. Soprattutto, la proposta deve essere chiara e semplice, in modo da evitare di scoraggiare la partecipazione e il coinvolgimento attivo, che potrebbe anche crescere gradualmente, al ritmo di ogni comunità. Si intende collegarsi alle iniziative già esistenti, per creare sinergie e comunione, ed evitare la duplicazione di programmi.

L’idea è dunque quella di mettere a disposizione un processo e delle risorse per accompagnarlo, lasciando libere le comunità partecipanti di fare il proprio discernimento e prendersi la propria responsabilità per definire il loro piano d’azione, priorità, obiettivi specifici e attività. In pratica, il processo comprenderebbe 3 aspetti:[4]

  1. Elaborazione di un “Manifesto” / impegno pubblico per l’ecologia integrale: ogni comunità sarebbe chiamata ad elaborare un proprio manifesto[5] da rendere pubblico. Anche se questo lavoro si concentra in gran parte all’inizio del percorso, in realtà si tratta di un impegno continuo, che richiede rendicontazione e comunicazione sociale e i cui risultati vanno celebrati (cf. EG 24).
  2. Transizione all’ecologia integrale: questo comporta definire gli obiettivi finali, valutare dove la comunità si trovi rispetto a tali obiettivi, predisporre un piano d’azione integrato nel ciclo di programmazione comunitaria e fare adeguate verifiche.
  3. Camminare assieme: si tratta di partecipare a percorsi collettivi, come campagne internazionali, percorsi condivisi come quello di Sowing Hope for the Planet (USG/UISG), collegarsi alle piattaforme di supporto (ad es. Laudato si’ Action Platform di GCCM).

Il Piano verrà presentato ufficialmente nel corso dei prossimi mesi e verrà ufficialmente inaugurato il 24 maggio 2021. Tutte le comunità religiose sono invitate ad aderire all’iniziativa. Ci sono Congregazioni che hanno già cominciato il loro cammino per l’ecologia integrale in modo sistematico[6]. Anche nel nostro Istituto, ravvisiamo le iniziative dell’America del Sud con il Pacto comboniano para a casa comum e il Vademecum Laudato si’ della Provincia italiana. Inoltre, in ottobre 2020 la Famiglia Comboniana in Italia ha lanciato il Cantiere Casa Comune, che ha l’obiettivo di trasformare la società e di stimolare la Chiesa affrontando con la riflessione e l’azione concreta i temi delle migrazioni, dell’economia solidale, dell’ecologia integrale, dei diritti umani, degli armamenti e della pace, della spiritualità ecumenica e interreligiosa. Quello che si sta cercando di fare, a questo punto, è da un lato offrire un orizzonte di riferimento e degli obiettivi generali condivisi, e dall’altro di promuovere il coinvolgimento di ogni comunità religiosa, lasciandola libera di definire modalità e di adottare strumenti di azione che ritengano adatti alla loro realtà.

Come SGM stiamo offrendo il nostro contributo a USG/UISG per sviluppare la proposta per i Religiosi e degli strumenti pratici per facilitare il loro coinvolgimento. Ci stiamo anche interrogando su come promuovere questa campagna della Chiesa universale presso le comunità comboniane. Riteniamo che tale coinvolgimento sia un’esigenza fondamentale per le comunità missionarie, parte di quel percorso di riqualificazione delle nostre presenze e ministeri specifici richiesti dal Capitolo Generale e del sentire cum ecclesia, nella visione missionaria dell’Evangelii gaudium che ha guidato il discernimento capitolare.


[1] LAUDATO SI’ 2020. Proposte per la Celebrazione del 5° anniversario dell’Enciclica Laudato si’ e il cinquantenario della Giornata della Terra.

[2] I 7 OLS sono:

  = Rispondere al grido della Terra

  = Rispondere al grido dei poveri

  = Economia ecologica

  = Istruzione ecologica

  = Spiritualità ecologica

  = Stili di vita semplici

  = Coinvolgimento e partecipazione delle comunità

[3] Gli obiettivi finali di una comunità dovranno essere conseguiti con un piano quinquennale; un sesto anno sarà a disposizione per completare il percorso in caso di eventuali ritardi, il 7° anno sarà un “sabbatico”.

[4] Cf. Allegato “Laudato si’ Action Plan”

[5] Questo manifesto può essere una creazione originale o anche un adattamento di modelli proposti. È importante che ogni comunità elabori una propria personalizzazione che tenga conto del proprio carisma, contesto, situazione, gli obiettivi specifici, ecc.

[6] Ad esempio, la Missionary Society of St Columban, le Suore di Nostra Signora degli Apostoli, la Famiglia Clarettiana, la famiglia Holy Cross, i Fratelli di S.Giovanni di Dio, le Suore Orsoline di Gesù, ecc.

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